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Certificato INPS: da oggi online

Certificati INPS: da oggi online!

Senza ombra di dubbio la rete risulta essere il mezzo di comunicazione moderno più efficace creato dall’uomo. Le sue caratteristiche di estrema efficienza sono legate soprattutto alla capacità di mettere in comunicazione nel modo più rapido possibile persone che si trovano anche ai lati opposti del pianeta, con costi assolutamente vantaggiosi rispetto agli altri mezzi esistenti. Ma il potenziale insito nella Rete non si limita alla sola possibilità di dialogare in tempo reale: si veda ad esempio l’odierna mole di documenti e informazioni che vengono scambiati attraverso il web ogni giorno. Operazioni bancarie, compravendita, pubblicizzazione di prodotti o attività lavorative, sono solo alcune delle molteplici attività che Internet ci permette di eseguire. Le tracce registrate ad ogni eventuale attività svolta on line inoltre, rappresenterebbero delle prove reali dell’esistenza dell’attività stessa, senza l’incubo di catalogazione e collezione di infiniti bollettini, certificati, fatture ecc ecc…

 

 

L’epoca del cartaceo forse, soggetta a smarrimenti, deterioramenti e quant’altro, è destinata nei prossimi anni a venire, a cedere il passo a queste nuove e sofisticate tecnologie. L’augurio è quello di una seria “intromissione” della Rete nella vita dei cittadini, un educazione cosciente sulle metodologie di uso e sullo sviluppo di essa nei più diversi campi della nostra società. Pensiamo per esempio ad una gestione telematica dei documenti pubblici, magari nell’ambito delle strutture mediche del paese. Di questa possibilità sembrano essersene accorte anche le alte sfere del Governo italiano, in special modo il Ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta che, in una accesa conferenza stampa del 02/08/10, ha confermato la volontà di gestire on line il sistema di certificazione medica dei cittadini. Oggigiorno il lavoratore deve inviare autonomamente i certificati medici all’INPS, mantenendo a proprio carico tutti i costi di spedizione. L’INPS successivamente avrà cura di inviarli ai datori di lavoro. Con la novità introdotta dal Ministro saranno i medici stessi ad occuparsi dell’invio telematico dei file contenenti le certificazioni mediche di ogni paziente. D’altronde spiega il Ministro che le certificazione per l’invalidità già funzionano in questo modo, e sono anzi state il banco di prova per l’allargamento dell’utilizzo delle nuove tecnologie nell’amministrazione pubblica. La fase di sperimentazione secondo Brunetta risulta essere finita, e l’entrata in vigore del decreto legge datato 14 Luglio, del Ministero dell'Economia e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.176 del 30 Luglio è prevista per il prossimo primo Ottobre nella sola Lombardia. Il Ministro Brunetta rimane molto fiducioso sulla applicazione imminente su scala nazionale del decreto, previsione ottimista supportata dall’elevato livello di organizzazione raggiunto fino ad oggi. In effetti la funzionalità del nuovo sistema è legata alla distribuzione di codici PIN personali per ogni medico interessato, attraverso i quali procedere con l’inserimento dei dati sul sito dell’INPS. Tale distribuzione sarebbe finora completa per 1/3. Il risparmio stimato dal Ministero grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie, si aggirerebbe intorno ai 500 milioni di euro l’anno. Come accennavo prima però, i toni della conferenza stampa di Brunetta rivelano una presa di posizione forte dello Stato, evidentemente contrasto dalle altre parti sociali prese in causa. Antagonista per eccellenza secondo le indicazioni del Ministro sarebbe il sindacato dei medici della CGIL, accusati di conservatorismo ed intralcio alla modernizzazione del Paese. Dall’altro lato il sindacato si difende confermando la propria disponibilità verso le novità introdotte dal Governo, puntando il dito però su ritardi e slittamenti già precedentemente avvenuti in questo campo.

 

 

Massimo Cozza, segretario FP CGIL medici, ricorda in proposito della volontà del Ministero di attivare un servizio di questo tipo già nel Dicembre del 2009. La perdita di tempo imperdonabile e gli slittamenti incomprensibili delle date, rivelano secondo Cozza l’ennesimo comportamento scorretto del Governo, capace solo di annunci sensazionalistici e subdole strategie politiche. Oltretutto il sindacato punta il dito sull’inefficienza della macchina organizzativa, molto lontana in realtà dai risultati indicati dal Ministro. La contesa sarebbe soprattutto nel mancato o comunque tardivo coinvolgimento delle Regioni nella faccenda. Cozza denuncia inoltre la scarsa efficienza della banda larga in determinate aree del Paese e i frequenti problemi di connessione riscontrati dalla maggior parte degli ospedali pubblici. A gettare benzina sul fuoco la decisione della Corte Costituzionale di esonerare le Regioni dal farsi carico dei costi per le visite fiscali (sentenza enunciata a seguito del ricorso della Regione Toscana). Secondo Cozza questa sentenza apre una vera e propria voragine su tutto il sistema, che rischia il collasso immediato. Come potranno dunque gli enti pubblici sostenere le spese richieste dalle ASL per il controllo ed il monitoraggio delle certificazioni mediche della popolazione, alla luce dei molti tagli effettuati dopo la recente manovra economica? Questo è quello che i sindacalisti si chiedono. Alla luce di queste informazioni noi non possiamo che auspicarci un superamento definitivo delle lotte politiche, magari attraverso una spartizione ragionata delle spese tra le varie parti sociali prese in causa. Il problema non è di facile risoluzione, ma visto l’obiettivo prefisso la ricerca di soluzioni concrete deve ottenere il primo posto tra le priorità del Governo. Nel frattempo rimaniamo fiduciosi, nella speranza di vivere presto la modernizzazione del nostro Paese, e lo speriamo mentre brancoliamo nel buio del caos che ad oggi ancora ci circonda.

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